Con l’arrivo dell’autunno ed il cambio repentino di temperatura si è più facilmente esposti ad infezioni virali che colpiscono naso, gola e bronchi che, se incontrano un organismo con un sistema immunitario debilitato, possono evolvere in infezioni delle vie aeree superiori.
Durante l’ultimo anno e mezzo, la vita di tutti noi è stata stravolta per la comparsa del virus SARS-CoV-2, appartenente alla famiglia dei Coronavirus.
Questo virus si diffonde attraverso le microgoccioline (drops) veicolate da starnuti, tosse, o semplicemente parlando a distanza ravvicinata. Un’altra forma di contagio diretto è rappresentata dal bacio o dalla stretta di mano. Ha alta contagiosità e colpisce il tratto respiratorio superiore e inferiore, pur manifestando sintomi che colpiscono tutti gli organi e gli apparati. Nei casi più gravi può verificarsi una polmonite interstiziale che può arrivare al decesso del paziente, come purtroppo sappiamo bene. La terapia non è stata ancora ufficializzata, e l’arrivo dei vaccini sembrerebbe aver contenuto la diffusione e la gravità della malattia.
L’influenza si manifesta nella stagione invernale ed è causata da un virus molto contagioso che si diffonde anch’esso come il precedente attraverso le microgoccioline, con i baci e con la stretta di mano. Il periodo d’incubazione dell’influenza varia da qualche ora a tre giorni e i sintomi si manifestano con febbre, mal di testa, mal di gola, dolori muscolari o articolari e possono insorgere tutti insieme o separatamente.
La malattia da raffreddamento si diffonde come l’influenza con un periodo d’incubazione che può protrarsi fino a cinque giorni, con sintomi similari ma sensibilmente più attenuati.
Il raffreddore è quasi sempre di origine virale, colpisce le mucose nasali infiammandole e la sintomatologia inizia con starnuti ripetuti, per poi proseguire con rinorrea (naso che cola) fino all’ostruzione nasale. Spesso il raffreddore è il primo sintomo della malattia da raffreddamento.
Premesso che per tutti gli scenari appena descritti è molto importante adoperarsi con misure preventive, possiamo però affermare che quando si è colpiti da una qualsiasi di queste malattie si raccomanda per prima cosa di evitare luoghi affollati, stare a riposo, assicurare una corretta idratazione attraverso l’introito di liquidi quotidiani come acqua, tisane, tè, brodi e spremute.
Per decongestionare le mucose si consiglia di ricorrere all’assunzione di spray nasali, inalazioni con prodotti specifici ad azione antimicrobica e antimicotica o al tradizionale fomento (inspirazione di aria umidificata con un olio essenziale balsamico come eucalipto o timo).
Insieme all’aumento dei liquidi bisogna prevedere anche una corretta alimentazione, che sarà sempre di aiuto e di supporto in un quadro sintomatologico come quello descritto. Suggeriamo di scegliere alimenti ricchi in Vitamina C, quali kiwi, arance, broccoli, cavolfiori e patate; evitare cibi grassi e latticini che aumentano la secrezione di muco; introdurre verdure crude o poco cotte per salvaguardare vitamine e sali minerali che si perderebbero altrimenti con la cottura, specialmente con la bollitura; selezionare solo frutta di stagione.
Nel caso del Covid-19, vi sono recenti studi che sottolineano l’importanza della supplementazione di Vitamina D sia nei pazienti che ne presentino livelli insufficienti che negli anziani anche se con livelli nella norma, per lo spiccato ruolo immunomodulante di questa Vitamina.
Un esempio di dieta giornaliera da seguire durante la sintomatologia è il seguente:
iniziare la giornata, prima della colazione, con un bel bicchiere di acqua calda con limone e zenzero fresco grattugiato, per garantire un buon apporto di Vitamina C e di antinfiammatorio naturale; proseguire poi con una tisana alla malva e prodotti integrali con marmellata bio di arance o albicocche; prevedere il consumo di alimenti verdi, gialli e arancioni durante tutta la giornata e concludere con una cena leggera a base di brodo di carne magra con pastina, per favorire il riposo notturno.
Si consiglia di associare all’alimentazione appena descritta anche degli integratori naturali ricchi di Vitamina C, Vitamina D e Zinco.
Qualora i sintomi dovessero peggiorare e comparire la febbre, per una sovrainfezione batterica, allora e solo in questo caso è bene consultare il proprio medico per sottoporsi ad un’eventuale cura antibiotica. È bene ricordare, che questa sarà in grado di combatte solo i batteri e non i virus, che sono peraltro quasi sempre i responsabili delle malattie da raffreddamento.
A cura della Dott.ssa Nicoletta Cataldi, Medico specialista in Scienza dell’Alimentazione e Nutrizione