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carciofoCarciofo – Cynara scolymus L.Asteraceae (Compositae)

Questa pianta contiene derivati dell’acido caffeico (acido clorogenico, acido neoclorogenico, acido criptoclorogenico, cinarina), flavonoidi (rutina), lattoni sesquiterpenici (cinaropicrina, deidrocinaropicrina, grosseimina, cinaratriolo). Tutto il complesso degli acidi di-caffeoilchininici è responsabile dell’attività degli estratti.

I primi studi sugli effetti terapeutici del Carciofo hanno subito dimostrato l’azione coleretica e diuretica della pianta, con spiccate proprietà epatoprotettive. E’ infatti una pianta dalle spiccate proprietà coleretiche, colagoghe, epatoprotettrici, diuretiche ed è il rimedio per eccellenza del paziente dislipidemico senza manifestazioni cliniche di complicanze cardiovascolari. L’elevata quantità di polifenoli e derivati dell’acido clorogenico, in sinergia con i flavonoidi in essa contenuti, è responsabile dell’attività coleretica (aumento della secrezione di bile da parte del fegato): come conseguenza, aumentano sia i recettori cellulari per il colesterolo LDL, sia la produzione di colesterolo HDL da parte del fegato stesso, con un notevole effetto ipolipemizzante complessivo.

In uno studio su epatociti di ratto, il carciofo si è dimostrato valido nell’inibire la HMG-CoA reduttasi. Infine in uno studio clinico in doppio cieco, la somministrazione di 1800 mg/d di estratto secco di carciofo determinava una riduzione del colesterolo totale del 18% e del colesterolo LDL del 23%.

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