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OpuntiaOpuntia (Nopal) – Opuntia ficus-indica Miller – Cactaceae

E’ un cactus ricco in pectine,carotenoidi e polisaccaridi ad alto peso molecolare, fra cui l’opuntiamannano, un polimero costituito principalmente da galattosio e arabinosio in grado, a livello del lume intestinale, di legarsi ai grassi ed agli zuccheri ingeriti (resi pertanto non assorbibili e quindi eliminati tali e quali) con importanti risultati sul metabolismo glicolipidico e nelle sindromi metaboliche quali obesità ed iperlipidemie.

L’opuntia esercita un’azione di regolarizzazione e di stabilizzazione della glicemia, grazie anche all’elevato contenuto di fibre, vitamina C, pectina e Glucosio 6-P deidrogenasi. Per questo motivo sostiene le terapie di supporto del diabete di tipo I e II, coadiuva l’attivazione delle funzioni ghiandolari pancreatiche, e contribuisce alla riduzione del peso e della pressione sanguigna.
Studi su modelli animali hanno riportato riduzione della glicemia postprandiale e dell’emoglobina glicata con effetti sinergici con l’insulina. Studi su animali pancreactomizzati hanno dimostrato che l’attività ipoglicemizzante non è dipendente dalla presenza di insulina. Il soggetto diabetico deve tuttavia assumere il prodotto unicamente e sempre sotto controllo medico onde evitare picchi di ipoglicemia.

La sua attività ipolipemizzante è svolta impedendo la trasformazione del glucosio ematico in colesterolo e favorendo la trasformazione del colesterolo LDL in HDL.
L’attività ipolipemizzante (abbassamento del quantitativo di lipidi) dell’Opuntia è stata dimostrata in numerosi studi su modelli animali, in cui è stata evidenziata una riduzione dei livelli epatici e plasmatici di colesterolo, con meccanismi legati non solo alla riduzione del suo assorbimento, ma anche alla modificazione dell’omeostasi epatica del colesterolo, con una diminuzione del colesterolo LDL.

Gli estratti di questa pianta ad elevato contenuto di mucillagini permettono di controllare l’eccessiva acidità gastrica e di regolarizzare il transito intestinale (effetto blandamente lassativo): uno di essi si è rivelato in modelli animali in grado di proteggere la mucosa dalla formazione di ulcerazioni sia incrementando la produzione diretta di muco che potenziando le proprietà muco-adesive dell’alginato, migliorando così la protezione della mucosa dell’esofago dalla risalita del contenuto gastrico post-prandiale.

L’alta concentrazione di sali minerali spiega invece il suo uso tradizionale come cardiotonico.

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